Il nuovo Regolamento UE è un ostacolo o un volano per
lo sviluppo di nuovi modelli di business? Se ne discute il prossimo 17
marzo.
Il prossimo 17 marzo, alle ore 16.00, all’interno del Security Summit 2016, che avrà luogo presso l’ATAHOTEL EXPO FIERA di via Keplero 12 a Pero, l’Osservatorio Sicurezza & Compliance dell’AUSED organizza un incontro sull’impatto del nuovo Regolamento UE sull’IoT. Per maggiori dettagli e adesioni all’evento AUSED: http://bit.ly/1TKwlXG – oppure Segreteria Aused, tel. 02-5464747 – e-mail: aused@aused.org
Le previsioni sul valore dell’Internet of Things nel mondo sono enormi. Gli analisti parlano di un impatto economico potenziale tra 3.9 e 11 trilioni di dollari all’anno, a partire dal 2025. Tutti i settori saranno interessati: dal manifatturiero alle città, dalla grande distribuzione alla domotica, al wellness e all’e-health, al turismo.
A tre mesi dalla approvazione del Regolamento Generale sulla Data Protection da parte della commissione competente del Parlamento Europeo, è doverosa una riflessione sull’impatto che avrà sull’interconnessione tra gli oggetti. In particolare è opportuno analizzare le evoluzioni che ne deriveranno sia per gli strumenti tradizionali di informativa e acquisizione del consenso, sia per il trattamento del dato durante tutto il suo ciclo di vita ma anche per lo sviluppo dei device e delle applicazioni.
Il GDPR pone l’accento sulla necessità di adottare un nuovo approccio concettuale, in forza del quale la tutela della privacy non si configuri come strumento rimediale e successivo rispetto al trattamento dei dati, bensì come componente intrinseca dell’architettura del device o dell’applicazione (c.d. privacy by design). Più precisamente, agli interessati deve essere consentito di manifestare il proprio consenso al trattamento dei dati attraverso vere e proprie privacy policies, le quali, incorporandosi ai dati stessi, circolino insieme a loro, definendone condizioni di utilizzo e limiti temporali e ponendosi come parametro di riferimento nella gestione delle richieste di accesso ai dati da parte di terzi.
La medesima logica di anticipazione della tutela della riservatezza già al momento della progettazione del dispositivo è alla base del DPIA (Data Protection Impact Assessment), anch’esso inserito nel Regolamento UE, procedimento teso ad operare una valutazione prognostica dell’impatto dei dispositivi IoT sulla privacy degli utenti e sui potenziali profili di rischio, prima della immissione sul mercato.
Ma, secondo il Wall Street Journal, il GDPR “impedirà alle aziende Ue di recuperare il ritardo su States e Asia”. Per il WSJ obbligare le aziende a chiedere il consenso del consumatore per ogni utilizzo che viene fatto dei loro dati impedisce di fatto di produrre innovazione con la data innovation. “I regolatori si tolgano di mezzo”.
Con questo evento, “L’Impatto del nuovo Regolamento UE sull’IoT”, l’AUSED cercherà di identificare soluzioni idonee a garantire la crescita del settore e la conformità con la disciplina della Data Protection secondo modalità che preservano il valore e l’efficienza del prodotto. Per questo saranno messi a confronto differenti prospettive: IoT Italy – rappresentanza presso i referenti istituzionali degli interessi delle aziende con attività IoT; Caretek – Telemonitoraggio e teleassistenza e-Health; Bticino – Domotica. Alcuni relatori sono anche collaboratori del progetto europrivacy.info.
A partire dalle ore 16.00 sono previsti interventi di Giulio Coraggio, DLA Piper Italy – IoTItaly, Cristina Bonino, Amministratore Delegato Consoft Sistemi – europrivacy.info e Alessandro Cosenza, Security Manager – Bticino SpA – europrivacy.info.
Attenzione: oltre a iscriversi tramite il sito AUSED (vedi link più sopra), vi invitiamo a fare altrettanto anche con l’organizzazione del Security Summit – https://www.securitysummit.it/, in modo che risultiate iscritti anche tramite loro e possiate essere accettati alla reception dell’evento.
Il prossimo 17 marzo, alle ore 16.00, all’interno del Security Summit 2016, che avrà luogo presso l’ATAHOTEL EXPO FIERA di via Keplero 12 a Pero, l’Osservatorio Sicurezza & Compliance dell’AUSED organizza un incontro sull’impatto del nuovo Regolamento UE sull’IoT. Per maggiori dettagli e adesioni all’evento AUSED: http://bit.ly/1TKwlXG – oppure Segreteria Aused, tel. 02-5464747 – e-mail: aused@aused.org
Le previsioni sul valore dell’Internet of Things nel mondo sono enormi. Gli analisti parlano di un impatto economico potenziale tra 3.9 e 11 trilioni di dollari all’anno, a partire dal 2025. Tutti i settori saranno interessati: dal manifatturiero alle città, dalla grande distribuzione alla domotica, al wellness e all’e-health, al turismo.
A tre mesi dalla approvazione del Regolamento Generale sulla Data Protection da parte della commissione competente del Parlamento Europeo, è doverosa una riflessione sull’impatto che avrà sull’interconnessione tra gli oggetti. In particolare è opportuno analizzare le evoluzioni che ne deriveranno sia per gli strumenti tradizionali di informativa e acquisizione del consenso, sia per il trattamento del dato durante tutto il suo ciclo di vita ma anche per lo sviluppo dei device e delle applicazioni.
Il GDPR pone l’accento sulla necessità di adottare un nuovo approccio concettuale, in forza del quale la tutela della privacy non si configuri come strumento rimediale e successivo rispetto al trattamento dei dati, bensì come componente intrinseca dell’architettura del device o dell’applicazione (c.d. privacy by design). Più precisamente, agli interessati deve essere consentito di manifestare il proprio consenso al trattamento dei dati attraverso vere e proprie privacy policies, le quali, incorporandosi ai dati stessi, circolino insieme a loro, definendone condizioni di utilizzo e limiti temporali e ponendosi come parametro di riferimento nella gestione delle richieste di accesso ai dati da parte di terzi.
La medesima logica di anticipazione della tutela della riservatezza già al momento della progettazione del dispositivo è alla base del DPIA (Data Protection Impact Assessment), anch’esso inserito nel Regolamento UE, procedimento teso ad operare una valutazione prognostica dell’impatto dei dispositivi IoT sulla privacy degli utenti e sui potenziali profili di rischio, prima della immissione sul mercato.
Ma, secondo il Wall Street Journal, il GDPR “impedirà alle aziende Ue di recuperare il ritardo su States e Asia”. Per il WSJ obbligare le aziende a chiedere il consenso del consumatore per ogni utilizzo che viene fatto dei loro dati impedisce di fatto di produrre innovazione con la data innovation. “I regolatori si tolgano di mezzo”.
Con questo evento, “L’Impatto del nuovo Regolamento UE sull’IoT”, l’AUSED cercherà di identificare soluzioni idonee a garantire la crescita del settore e la conformità con la disciplina della Data Protection secondo modalità che preservano il valore e l’efficienza del prodotto. Per questo saranno messi a confronto differenti prospettive: IoT Italy – rappresentanza presso i referenti istituzionali degli interessi delle aziende con attività IoT; Caretek – Telemonitoraggio e teleassistenza e-Health; Bticino – Domotica. Alcuni relatori sono anche collaboratori del progetto europrivacy.info.
A partire dalle ore 16.00 sono previsti interventi di Giulio Coraggio, DLA Piper Italy – IoTItaly, Cristina Bonino, Amministratore Delegato Consoft Sistemi – europrivacy.info e Alessandro Cosenza, Security Manager – Bticino SpA – europrivacy.info.
Attenzione: oltre a iscriversi tramite il sito AUSED (vedi link più sopra), vi invitiamo a fare altrettanto anche con l’organizzazione del Security Summit – https://www.securitysummit.it/, in modo che risultiate iscritti anche tramite loro e possiate essere accettati alla reception dell’evento.