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domenica 19 febbraio 2017
Si è tenuta a Roma, presso l’Istituto dei Sordi in Via Nomentana 58, la conferenza stampa di presentazione del preaccordo relativo alla collaborazione tra la Pareto University e l’Università della Pace delle Nazioni Unite.
All’incontro, tra gli altri, hanno preso parte l’Amministratore Delegato della Pareto University Bruno Poggi, il Segretario Generale dell’Università della Pace Ivano Spano e la docente marketing del corso universitario di economia Alessandra Fiaccabrino.
“E’ un progetto - ha detto Bruno Poggi – che ha preso vita due anni fa ed oggi è divenuto una realtà. La Pareto University nasce come ateneo on-line per dare la possibilità alle popolazioni dei paesi del terzo mondo di poter accedere agli studi universitari.
Questo è il modo migliore per fermare i flussi migratori, ma non solo, attraverso la cultura far crescere un popolo.
Oggi solo 1% della popolazione africana è laureata e ciò per vari motivi, in primo luogo i costi sono altissimi, per un anno di università si devono spendere oltre 40,000 euro, e poi il territorio africano è vastissimo, quindi solo chi vive nelle città può frequentare i corsi universitari.
Con la Pareto University le cose cambiano, i costi vanno dai 170 ai 399 dollari l’anno poi gli studenti vi possono accedere dalla piattaforma on-line con computer, tablet, smartphone, a tutte le ore, quindi può essere frequentata anche da chi lavora.
Le lezioni, tenute da valenti docenti, sono registrate, così lo studente può risentirle tutte le volte che ritiene opportuno.
La Pareto University è un campus virtuale con corsi universitari, biblioteca, sezione dedicata agli scambi culturali tra gli studenti.
Può essere frequentata anche dagli africani che vivono in Europa, da chi è stato costretto a scappare dal proprio paese per motivi di guerra.
Con la Pareto University in pochi anni si può arrivare ad un livello di laureati oltre il 20% e questo è fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un popolo.
Una laurea in quei paesi può veramente cambiare la vita di tanti giovani, dargli un futuro migliore, farli lavorare ed inserire nei loro paesi, questo è il modo migliore per aiutarli”.
La cultura come fonte primaria per fermare i flussi migratori, ma anche per dare una speranza a tante giovani generazioni del terzo mondo, questo lo spirito primario della Pareto University.
“Ho visto – ha detto ancora Poggi – ragazze piangere quando si sono aggiudicate delle borse di studio e dei tablet, questo mi ha fortemente emozionato e spinto ad andare ancora con più determinazione avanti nello sviluppo di questo progetto”.
La cultura intesa come missione sociale e per questo motivo nella mattinata si è tenuto anche il preaccordo con l’Università della Pace delle Nazioni Unite.
“Sono qui – ha detto Ivano Spano - in quanto sono profondamente convinto che può nascere una proficua collaborazione tra la Pareto University e l’Università della Pace. Da molti anni mi occupo di studi in sociologia e credo che questo sia l’unico modo per determinare un destino diverso per tanti giovani africani, possiamo formare degli uomini e delle donne che saranno gli artefici del loro futuro”.
Attualmente i corsi universitari dell’Ateneo sono Economia, Giornalismo ed Ingegneria Informatica. Sono in preparazione i corsi di Psicologia, Turismo e Interpreti.
I paesi africani dove, fino ad oggi, la Pareto University è riconosciuta sono:
Benin, Burkina Faso, Cameroon, Cape Verde, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Ivory Coast, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Somalia e Togo.
Per ulteriori informazioni si può contattare la Responsabile delle Relazioni Esterne Lucilla Signori all’indirizzo: externalrelations@paretouniversity.com
o al numero +39 333 6114545