Presentato ufficialmente il Manifesto per l'Italia digitale, iniziativa che sta raccogliendo l'adesione dei maggiori player del settore e di chi crede in un'Italia più efficiente, smart e innovativa.
Milano, 19 aprile 2013 - Si è conclusa con successo l'edizione milanese di OMAT, la principale mostra convegno italiana dedicata alla gestione delle informazioni digitali e dei processi aziendali, che si è svolta il 17 e 18 aprile presso l'Atahotel Executive.
Un ampio programma di conferenze e il coinvolgimento dei principali esperti del mondo digitale sono stati gli ingredienti fondamentali di una manifestazione che ha raggiunto quest'anno la quarantaduesima edizione, vero e proprio record per il settore.
In particolare, OMAT Milano 2013 ha ospitato la presentazione del Manifesto per l'Italia Digitale.
Nato da un'idea del Professor Benedetto Santacroce e sostenuto da numerose personalità di primo piano nell'ambito della digitalizzazione, il Manifesto per l'Italia Digitale ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo di un quadro normativo bloccato da troppo tempo in una situazione di stallo che non agevola l'attività di imprese e amministrazioni.
Uno strumento abilitante e indipendente, che si propone di aggregare tutti coloro che considerano l'innovazione un fattore chiave per un Paese più efficiente e competitivo, in Europa e nel mondo.
Il testo integrale del manifesto è disponibile all'indirizzo www.omat360.it/manifesto, dove è anche possibile effettuare la propria sottoscrizione.
"Siamo particolarmente orgogliosi di aver ospitato a OMAT la presentazione ufficiale del Manifesto per L'Italia Digitale", ha dichiarato Domenico Piazza, Senior Partner di ITER (la società organizzatrice), "un progetto in cui crediamo fortemente e un impegno concreto per promuovere l'innovazione in un Paese che ha ancora tanta voglia di fare".
"Il manifesto", sottolinea il Professor Santacroce, "vuole essere un primo contributo per far capire che la rivoluzione digitale che in Italia bisogna realizzare in tempi rapidi e con risultati effettivi passa anche dall'attuazione di normative abilitanti. Questo risultato, che segue una filosofia della politica dei piccoli passi, è ancora più positivo quando i provvedimenti possono per il loro specifico contenuto essere d'aiuto alle istituzioni e possono costituire il volano per il mercato".
Milano, 19 aprile 2013 - Si è conclusa con successo l'edizione milanese di OMAT, la principale mostra convegno italiana dedicata alla gestione delle informazioni digitali e dei processi aziendali, che si è svolta il 17 e 18 aprile presso l'Atahotel Executive.
Un ampio programma di conferenze e il coinvolgimento dei principali esperti del mondo digitale sono stati gli ingredienti fondamentali di una manifestazione che ha raggiunto quest'anno la quarantaduesima edizione, vero e proprio record per il settore.
In particolare, OMAT Milano 2013 ha ospitato la presentazione del Manifesto per l'Italia Digitale.
Nato da un'idea del Professor Benedetto Santacroce e sostenuto da numerose personalità di primo piano nell'ambito della digitalizzazione, il Manifesto per l'Italia Digitale ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo di un quadro normativo bloccato da troppo tempo in una situazione di stallo che non agevola l'attività di imprese e amministrazioni.
Uno strumento abilitante e indipendente, che si propone di aggregare tutti coloro che considerano l'innovazione un fattore chiave per un Paese più efficiente e competitivo, in Europa e nel mondo.
Il testo integrale del manifesto è disponibile all'indirizzo www.omat360.it/manifesto, dove è anche possibile effettuare la propria sottoscrizione.
"Siamo particolarmente orgogliosi di aver ospitato a OMAT la presentazione ufficiale del Manifesto per L'Italia Digitale", ha dichiarato Domenico Piazza, Senior Partner di ITER (la società organizzatrice), "un progetto in cui crediamo fortemente e un impegno concreto per promuovere l'innovazione in un Paese che ha ancora tanta voglia di fare".
"Il manifesto", sottolinea il Professor Santacroce, "vuole essere un primo contributo per far capire che la rivoluzione digitale che in Italia bisogna realizzare in tempi rapidi e con risultati effettivi passa anche dall'attuazione di normative abilitanti. Questo risultato, che segue una filosofia della politica dei piccoli passi, è ancora più positivo quando i provvedimenti possono per il loro specifico contenuto essere d'aiuto alle istituzioni e possono costituire il volano per il mercato".