Dall’Innovation LAB & AUSED ACADEMY uno studio su Digital Business Strategy, profili organizzativi alla luce della Digital Transformation, Tech Trends e implicazioni socio economiche.
Il Gruppo di Lavoro coinvolto nel primo progetto del DIGITAL Think Tank, a cura dell’Innovation LAB & AUSED ACADEMY, ha rilasciato in questi giorni il Report prodotto al termine della sua prima fase.
Come si evince dal Summary di questo Report, la ricerca empirica del progetto “DTT: digital think tank”, condotta mediante la formulazione di interviste semi-strutturate nel periodo compreso tra i mesi di Novembre 2015 e Gennaio 2016 ad un campione composto da 10 aziende utilizzatrici di soluzioni IT e 3 soggetti fornitori di servizi IT, ha permesso di ottenere dati di tipo qualitativo utili per indagare su quattro macro aree di indagine:
– Digital Business Strategy
– Profili organizzativi alla luce della digital transformation
– Tech Trends (IoT, Big Data e 3D Printing)
– Implicazioni socio economiche
- Con il progetto DTT, l’obiettivo è quello di dare forma e concretezza al fenomeno della digital transformationindividuandone le linee guida per la diffusione delle nuove tendenze.
- Le interpretazioni di Digital Business Strategy rilevate nel corso dell’indagine hanno messo in rilievo differenti interpretazioni del concetto di strategia digitale. In alcune aziende si è rilevata la presenza di una strategia stabile, formalizzata e sviluppata sotto la responsabilità e collaborazione di CIO e CEO, contrariamente per altri champions la visione strategica aziendale risulta essere ancora scarsamente o per niente strutturata all’interno del business model aziendale, rilevando la persistenza di un approccio di tipo silos dove le singole funzioni operano in completa autonomia. Da ultimo si riscontrano aziende in cui si nota un approccio alla strategia digitale intesa come innovazione di prodotto/ servizio ed in ottica di rapporto con la clientela vista come elemento fondamentale.
- Rilevanti risultano anche essere i cambiamenti che stanno attraversando la funzione IT ed il ruolo del CIO che, in assenza di una strategia digitale formalizzata, correrebbe il rischio di perdere peso all’interno dell’intero processo. In termini di responsabilità e di gestione ci troviamo di fronte ad una forte interazione tra il CIO ed il direttore marketing.
- Il CIO dovrà avere un ruolo proattivo acquisendo le nuove competenze richieste dal contesto e portando una nuova cultura digitale in azienda. Il CIO dovrà inoltre adattarsi al cambiamento acquisendo sia competenze specifiche di business, che soft skills come le competenze relazionali, problem solving, gestione di rapporti interpersonali e team working. La figura del Chief Digital Officer diviene la naturale evoluzione del CIO, rappresentando colui che unisce il tradizionale mondo dell’IT con le nuove tecnologie di evoluzione. Ciò che però è emerso dalla quasi totalità delle interviste è che nelle organizzazioni attualmente mancano persone in grado di svolgere questi ruoli, da qui la necessità della nascita di nuove figure come il CDO ed il Data Scientist/Analyst.
- A riguardo dei driver tecnologici abilitanti del processo di digitalizzazione, il tema dei Big Data, visti come strumento di interazione tra fonti interne e fonti esterne, è risultato essere quello che ha riscontrato il maggior interesse. Anche la tematica dell’Internet of Things risulta in ogni caso essere fortemente connesso a quello dei Big data: i sensori incorporati in prodotti e processi generano flussi di dati che, per essere utili, dovranno essere sottoposti ad analisi e interpretazioni sofisticate. Per quel che riguarda il tema delle 3D Printing ciò risulta ancora essere un fenomeno scarsamente considerato e di minore impatto all’interno delle organizzazioni.
Il tema delle implicazioni socio economiche della trasformazione digitale ha invece riscontrato un interesse mediocre, in particolare, l’attenzione è stata posta al ruolo delle donne, il rapporto con il territorio (principalmente con gli istituti scolastici) ed il tema delle diversità. Per quanto riguarda il ruolo delle donne, non si riscontra un significativo divario di genere, mentre per la tematica relativa allediversity, si riscontra un significativo gap di stampo culturale tra le diverse generazioni, ciò induce a suppore che il processo di digitalizzazione dovrà essere accompagnato anche da un cambiamento culturale, nonché da una maggiore attenzione nei confronti del mondo accademico e scolastico.
Chi volesse maggiori informazioni su questo Report può richiederle alla segreteria AUSED scrivendo ad aused@aused.org, mentre i soci AUSED possono scaricarla direttamente dal sito www.aused.orgnell’area riservata.
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INNOVATION LAB & AUSED ACADEMY
INNOVATION LAB & AUSED ACADEMY nasce nel 2015 come evoluzione dell’Osservatorio ICT Governance (2006), ereditandone gli obiettivi di monitorare le nuove tendenze e le trasformazioni continue nella nostra community professionale e nella società ma soprattutto persegue il nuovo scopo di adottare modalità più incisive della semplice osservazione dei fenomeni, ovvero attuare la sperimentazione in iniziative e progetti congiunti tra i soci della DOMANDA, gli abilitatori dell’ OFFERTA ed i ricercatori UNIVERSITARI e condividere le rispettive ESPERIENZE.
COORDINATORE: Beppe Ingletti – Director, Chief Information Officer, del Gruppo Fiera Milano. Consigliere AUSED, Delegato ai rapporti con le Università.______________________________________________________________
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